7 Domande a Alessandro Perra


1.Presentati per favore:
Mi chiamo Alessandro, vivo a Cagliari e nutro una grande passione per la Fotografia.
Amo viaggiare, questa mia passione mi porta a scoprire, sperimentare e mettere in relazione tutto ciò che amo fare durante la quotidianità. E' una continua sfida con me stesso, cercando sempre qualcosa di nuovo e raccontando tramite uno scatto, ciò che passa nel mirino della mia macchina fotografica. Il mio sogno è quello di poter girare il mondo e di poter realizzare un grande scatto fotografico.

2.Quando hai iniziato a fotografare?
Fotografo da quando sono bambino, ma non posso di certo affermare di aver iniziato a quell'età.
Da piccolo rimasi affascinato dalle macchine fotografiche a rullino di mio zio e dei miei genitori. Cercavo di imitarli utilizzando una Olympus a rullino semplicissima regalatami per la mia prima comunione. E' stato solo 1 anno e mezzo fa che ho fatto il salto di qualità, Agosto 2010. Prima, con l'acquisto di una bridge della Fujifilm, la Finepix 1600s, poi con l'acquisto della mia prima Reflex. Una Canon 1000D.

3.Cosa utilizzi per creare le tue foto (fotocamera, Software, obiettivi, luci, studio...ecc)?
Utilizzo una Canon 1000D con due ottiche: 18-55 mm e 70-300 mm.
La prima, seppur abbastanza base e limitata, mi consente di fotografare paesaggi e ambienti in ampiezza. Rinunciando quindi, almeno per il momento, all'acquisto di un obiettivo gradangolare.
Il secondo obiettivo, è un 70-300 Sigma, modello APO-MACRO, che attualmente utilizzo spesso, sia per i servizi fotografici, sia per i ritratti.
Nel post produzione utilizzo Photoshop e Lightroom.
Non dispongo ancora di un attrezzatura da studio, per il momento mi affido alla luce naturale, amo gli scatti all'aperto e cerco di sfruttare al meglio la luce che mi si presenta, giocando con i colori e con la posizione del sole durante l'arco della giornata.



4.Chi o cosa ti ispira?
Tra i fotografi del passato cito senza dubbio: Bresson e Robert Capa.
Dei fotografi attuali ammiro tantissimo Steve Mcurry ed Emily Soto.
Mi ispira molto e mi fa sognare la possibilità di immortalare una frazione di secondo che ti viene concessa dal tempo, quell'istante tra la fortuna e la bravura nel saper cogliere l'attimo, che ti da la possibilità di ottenere un grande scatto.

5.Quanto tempo impieghi al mese/settimana per fotografare?
Non passa un giorno in cui non abbia a che fare con la Fotografia.
Dalle 4 alle 5 ore circa ogni giorno.

6.Facci vedere il tuo scatto preferito, e spiegaci perché ti piace.



E' stato uno scatto particolare, ma soprattutto molto emozionante.
Camminavo tra la spiaggia, ricordo che ero molto distante dalla riva dove si è svolta la scena, ad un tratto sento la galoppata dei due cavalli in lontananza e con grande velocità. Proprio in quel momento stavo cambiando l'obiettivo, quindi ho dovuto accelerare i tempi e regolare in pochissimi secondi, tempo di scatto, iso e diaframma.
Vidi direttamente i due cavalli all'interno dell'obiettivo e non prima, lo scenario era perfetto ma allo stesso tempo insolito.
Tutta quell'acqua che si vede nella spiaggia è dovuta al nubifragio che ha colpito la costa nei giorni precedenti, al momento dello scatto, ero consapevole, che quello scenario, avrebbe fatto da giusta cornice.
E' stata la prima volta che mi sono emozionato scattando una foto.

7.Che consiglio daresti a chi ha appena iniziato a fotografare?
L'unico e vero consiglio che mi sento in grado di dare a chi approda per la prima volta in questo meraviglioso mondo è quello di essere curiosi, di non essere mai soddisfatti di ciò che si realizza, ma soprattutto, di fare tanta, tanta pratica.
Penso che sia con la pratica che si possa sviluppare il proprio occhio e sguardo fotografico.
Sono un autodidatta, solo recentemente, affianco un fotografo che possiede molta più esperienza di me.
Le cose essenziali per iniziare a fotografare sono due: una buona luce e tante idee.
Il resto è secondario, compresa la macchina fotografica.
E' importante studiare le foto dei grandi fotografi, saperle interpretare e lasciarsi trasportare con la propria immaginazione all'interno di quello scatto. Come ultimo consiglio, siate sempre umili e accettate le critiche. Servono per crescere e per migliorare ogni giorno.

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