7 Domande a Matteo Carta


1. Presentati per favore.
Mi chiamo Matteo, ho 23 anni e studio giurisprudenza. Al momento sono ancora iscritto al corso di laurea di 5 anni ma, a breve, cambierò, per la triennale. In questo modo, dopo la laurea, posso dedicarmi a tempo pieno e professionalmente alla fotografia.

2. Quando hai iniziato a fotografare?
Ho cominciato il 26 Agosto 2011. Inizialmente ero un appassionato ma non avevo il 'coraggio' di cominciare, sottovalutandomi.
Una volta cominciato mi son reso conto che la fotografia è il mio mondo. Non ci gioco sopra, mi impegno duramente per migliorare e le critiche sono la miglior lezione che un 'amatore' può ricevere se vuole diventare un professionista o comunque dare un tocco più magico ai suoi scatti.
La mia prima macchina era una Canon 1000D accoppiata da un obiettivo 35-85mm, era di seconda mano... forse pure di terza. Vecchia, scassata e l'otturatore faceva un bel suono da macchina da guerra.

3. Cosa utilizzi per creare le tue foto? (fotocamera, software, obiettivi, luci, studio... ecc.)?
Al momento uso una canon 5d mark II corredata da due obiettivi, canon 50mm 1,8 e canon 70-200 F4 (non stabilizzato).
Prima di questi usavo una canon 600D con tamron 17-50mm 2.8, canon 50mm 1.8, canon 55-250.
Soltiamente il mio 'workflow' dopo aver scattato si trasferisce su Lightroom e se necessito di qualche piccolo foto ritocco (Ad esempio se devo levare dei segni di aziende, o comunque dei loghi riconoscibili, nel caso debba usare quelle foto nel sito di Istockphoto.com ecc.)
Ho due flash un Yongnuo 560 e l'altro, sempre Yongnuo, ma il 560 mark II.
Sono due ottimi flash se valutiamo il rapporto qualità-prezzo. Li utilizzo spesso con due softbox da me costruiti.
A questi aggiungo un flash canon, il 270EX che solitamente utilizzo per illuminare lo sfondo se sto eseguendo alcuni lavoretti di Headshot photography.
Tutti questi flash sono uniti da dei ricevitori wireless per poterli posizionare offcamera quando necessario.
Quando son chiuso in 'studio' in realtà sono in camera mia. Ho organizzato la camera in modo che quando mi serve posso trasformarla in studio fotografico in qualche minuto.


4. Chi o cosa ti ispira?
Cosa mi ispira? La fotografia cinematografica e i volti delle persone, le espressioni naturali.
Chi mi ispira? E' una domanda difficile, son tanti i grandi maestri dal passato che stimo e molti i fotografi contemporanei che seguo.
Diciamo che se dovessi scegliere uno del passato e uno dei tempi nostri allora le mie scelte son le seguenti:
Contemporaneo direi Peter Hurley! In assoluto lo trovo geniale, il modo con cui si approccia ai clienti è semplicemente grandioso. Guardando una sua foto si potrebbe pensare che sono tutte uguali, invece no. Non è solo la luce la chiave del suo successo ma è come riesce a catturare le espressioni del viso. Semplicemente grandioso. Amo ogni suo scatto e il suo motto: '90% Therapist, 10% Phtographer'.
Del passato per me rimane un maestro Mario Giacomelli. Sono tanti i fotografi che si potrebbero seguire come esempio (vedi HCB, Robert Capa ecc. ecc.). Io ho scelto il Giacomelli per la sua semplicità geniale e perchè riesco a identificarmi nel suo pensiero. Vorrei citare una frase tratta dal libro, La mia vita intera, libro biografico dell'autore curato da Simona Guerra.
Giacomelli diceva:
'[...]Quindi, insomma, di tecnica io non conosco niente. Io so che accade qualcosa davanti ai miei occhi e qualcosa dentro di me, e non so come fermarla. So che mi hanno dato questa macchina fra le mani, con lei posso fermare questo qualcosa in un immagine. Perchè è così facile fotografare! Non c'è niente di difficile, basta non chiedersi troppe cose.
Guarda fuori, guarda dentro, schiaccia e aspetta che quello che tu hai provato venga di nuovo fuori, come dicevamo prima, come carta assorbente, per ricordati quell'attimo magico, felice della tua vita. Quindi le foto sono immagini delle sensazioni; è come rubare per la memoria qualche cosa che è accaduto e che non vuoi dimenticare, qualche cosa che parla del passato. Del passato non mi piace mai parlare, ma è anche vero che senza passato non esisti e il futuro deve ancora accadere; quindi a me la fotografia serve per vivere quel momento, vivere per davvero, non facendo passare le cose servendomi di un foglio di carta sensibile. Questo lo posso rivedere domani e dopodomani e, se vogliono, possono vederlo anche gli altri. Se vogliono.
'
Forse mi son dilungato un po' ma in queste righe io trovo tutto il genio di Mario Giacomelli.
Poi, un fotografo contemporaneo forse non molto conosciuto, ma di ispirazione per il mio Project 365, Stefano Santucci (conosciuto anche come Tastino0).

5. Quanto tempo impieghi al mese/settimana per fotografare?
E' un po' difficile da calcolare. Diciamo che passo metà settimana a fotografare e il resto del tempo devo gestirlo bene per tutto il resto: studio, lavoro, ragazza ecc. ecc.
Ultimamente non sto scattando tantissimo, ma ho sempre con me la macchina fotografica per poter non lasciarmi sfuggire qualche attimo, visto che ho cominciato il project 365 e oramai sono quasi arrivato alla fine. Mancano 60 giorni alla fine e, quando ci penso, comincia già a mancarmi.
Un consiglio per chi vorrebbe cominciarlo, assicuratevi di avere del tempo da dedicare! Perchè anche se non sembra, vi porta via una buona fetta della giornata.

6.Facci vedere il tuo scatto preferito, e spiegaci perché ti piace.


A dire la verità sono molto, forse troppo, critico dei miei lavori e son poche le foto cui posso dire 'mi piace' o 'bella'; Il project 365 mi ha distratto da poter cercare una perfezione , infatti, l'album contiene un buon 85% di foto cui mi chiedo, ogni volta che le vedo, 'ma questo schifo lo ho scattato io?'. Purtroppo una foto al giorno per un anno quando sei anche molto impegnato, genera anche questi risultati!
Comunque, questa penso sia la mia foto preferita. L'espressione che ha la ragazza, la luce e la composizione penso catapulti chi guarda la foto dentro una scena o delle sensazioni già vissute.
Il tepore di una felpa che ti avvolge, un viaggio lungo su un treno, la luce del sole che ti accarezza al tramonto e un buon libro a farti compagnia.
Mi piace perchè riesce a catapultare anche me, primo critico dei miei lavori, dentro a un mondo e a farmi vivere un po' di sensazioni già vissute.

7. Che consiglio daresti a chi ha appena iniziato a fotografare?
STUDIATE! Dovete sapere come funziona la vostra macchina per BENE! Solo così potete ottenere degli scatti decenti. Non rimanete troppo legati alle regole, rompetele e seguitele ma non abbiate paura di rompere tutte le regole studiate! Siate creativi, la fotografia è un arte.
Le critiche devono essere il vostro pane quotidiano, che siano fatte in modo costruttivo o fatte in modo aggressivo e poco costruttivo. Potete imparare tantissimo da queste. Se rimanete legati all'idea di aver SEMPRE ragione rimarrete mediocri, accoglietele sempre e fatene tesoro.
Non sottovalutate la forza della post produzione, bilanciare i colori, contrasti, luci ecc. ecc. sono fattori che possono anche rendere una buona foto in una foto magnifica. Finchè la realtà fotografata non viene alterata in maniera pesante, la post produzione, è un elemento fortissimo! Può rendere una foto da piatta e spenta in una foto con senso di tridimensionalità e vivace.

Matteo Carta nel web:
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