7 Domande a Andrea Cimino





1.Presentati per favore:
Mi chiamo Andrea, vivo ad Augusta in provincia di Siracusa e sono un praticante avvocato di 32 anni. Amo la fotografia per la sua capacità di rapire l'istante in cui il mondo si ferma, quando svaniscono i suoni e il respiro resta sospeso. Il risultato di quest'interminabile momento è il racconto della mia vita.

2.Quando hai iniziato a fotografare?
La passione per la fotografia è nata quando, da piccolo, frequentavo lo studio fotografico di un amico di famiglia, il fotografo e regista Carmelo Milone. Ero incuriosito non solo dalla macchina, ma anche dall'uso delle luci, cavalletti e fondali: il tutto mi sembrava una magica architettura.
Ho iniziato così a giocare con le macchinette fotografiche che avevo in casa. A 16 anni è arrivata la prima reflex, una Zenit comprata in un mercatino e con l'esposimetro non funzionante, difetto che mi ha “costretto” ad imparare in fretta la triade iso-diaframma-tempo di scatto in relazione al contesto.

3.Cosa utilizzi per creare le tue foto (fotocamera, Software, obiettivi, luci, studio...ecc)?
Dal 2010 uso una Nikon d3000 con “18-105mm vr” e un “35mm 1.8”.
Mi piace sperimentare, in casa e fuori, utilizzando oggetti di uso quotidiano (lampade, pannelli riflettenti, ecc...) convertiti in una sorta di artigianato fotografico.


4.Chi o cosa ti ispira?
L'ispirazione è offerta dal mondo, ma parte da noi, dal nostro essere in un dato momento e in un certo luogo. Mi documento molto osservando gli scatti dei grandi fotografi senza però limitarmi all'attività professionale cercando di conoscere qualcosa della loro storia. Mi sento particolarmente attratto dalla fotografia di Ferdinando Scianna, capace di riunire il forte contrasto tra drammaticità e bellezza della sicilianità.

5.Quanto tempo impieghi al mese/settimana per fotografare?
Non riuscirei a quantificarlo, posso dire che dedico qualche giorno al mese per scattare, ma molte ore alla settimana per documentarmi e studiare.

6.Facci vedere il tuo scatto preferito, e spiegaci perché ti piace.

Non mi innamoro mai dei miei scatti per questo ho difficoltà a creare un portfolio, mi avvalgo infatti del giudizio “esterno”: in primis quello di Michela Italia, mia fidanzata e preziosa critica, e quello degli amici dell' Augusta Photo Freelance, associazione della quale faccio parte. Questa foto racconta una passeggiata sul Guadalquivir, fiume di Siviglia. Mi piace perché la composizione induce l'occhio a “navigare” fino all'orizzonte.

7.Che consiglio daresti a chi ha appena iniziato a fotografare?
Un consiglio che mi sento di dare è quello di studiare sia la tecnica che la storia della fotografia. E' importante, inoltre, conoscere bene il proprio strumento perché solo con una piena confidenza con lo stesso si può riuscire a scattare istintivamente, senza “perdersi” nella ricerca delle impostazioni della macchina fotografica. Se c'è amore e un'idea, infine, siete già sulla buona strada.

Andrea Cimino nel web:
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