7 Domande a Matteo Vaccari


1.Presentati per favore:
Mi chiamo Matteo Vaccari, ho 16 anni. Vivo a Monza (MB) e il mio futuro è ancora un grande punto di domanda, spero solo che riguardi la fotografia, la mia famiglia e i miei amici.

2.Quando hai iniziato a fotografare?
Diciamo che la fotografia mi ha sempre affascinato. Da piccolo mi piaceva fotografare ed essere fotografato, la scintilla è scoppiata un anno e mezzo fa, quando per il mio compleanno decisi di farmi regalare la mia prima reflex. Erano un po’ di mesi che andavo avanti con la compatta e sentivo l’esigenza di qualcosa di più ma ero piuttosto riluttante: avevo paura di far spendere molti soldi per qualcosa che poi avrei subito abbandonato. Per fortuna si è rivelato l’esatto opposto !

3.Cosa utilizzi per creare le tue foto (fotocamera, Software, obiettivi, luci, studio...ecc)?
Ho una Canon 1000D con due ottiche: 18-55 mm e 55-250 mm, ma vorrei aggiungerci anche il 50mm. Ho un cavalletto e il flash esterno Canon 430EX II. Escluso il flash non ho altre luci, è capitato sporadicamente che io abbia dovuto fotografare in studio. Per quanto riguarda il software utilizzo da quasi tre anni Gimp. In molti mi hanno chiesto perché non ho mai usato Photoshop e la mia risposta è sempre la stessa: perché devo pagare quando posso avere le stesse funzionalità gratuitamente? Non sfrutto molto la post-produzione solamente contrasto e curve, poco altro e non mi sono mai sentito limitato da Gimp.



4.Chi o cosa ti ispira?
Ci sono molte cose che mi ispirano: la musica, la lettura, ma soprattutto le emozioni che provo verso certe persone. Per esempio io ho sempre considerato mia madre la mia musa ispiratrice, la fotografo spesso. Diciamo che mi ispira tutto ciò che suscita in me delle emozioni. Per me è questa la fotografia: voglio far vivere agli altri le emozioni che provo io.

5.Quanto tempo impieghi al mese/settimana per fotografare?
Proprio quest’anno sto affrontando il mio primo 365 days (una foto al giorno per trecentosessantacinque giorni), quindi direi un’oretta al giorno minimo. Poi ovviamente durante il week end e le vacanze avendo più tempo libero, ne dedico di più alla fotografia.

6.Facci vedere il tuo scatto preferito, e spiegaci perché ti piace.


Questa foto è stata scattata quest’estate in Corsica. Ricordo ancora come appena ho toccato i petali della rosa (erano morbidissimi!), li ho associati alle carezze materne dolci, calorose e rassicuranti. Ovviamente le mani sono di mia madre. Direi quindi che questa foto rappresenta tutte le attenzioni e i bei momenti che mi ha regalato mia madre durante la mia infanzia e che anche adesso non smette di darmi.

7.Che consiglio daresti a chi ha appena iniziato a fotografare?
Forse non sono la persona più adatta a dare consigli, ma tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questo mondo devono sapere che la costanza, l’impegno e l’umiltà sono le tre caratteristiche fondamentali. Bisogna continuare a scattare sia con la macchina fotografia che con gli occhi, allenarsi per migliorare la tecnica e anche il lato artistico. Scattate, scattate, scattate! E non accontentatevi mai di uno scatto, si può sempre fare di meglio. Bisogna anche impegnarsi per la fotografia. Fotografare (per davvero) non vuol dire premere solo un pulsante, c’è la teoria e la tecnica da studiare. Per ultimo, siate umili. Quando penserete di essere i fotografi migliori del mondo fatemi un fischio, ci metterò cinque minuti a trovare uno meglio di voi.


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